Come scrivere un discorso: perché la qualità del tuo contenuto non basta

Quando in passato ho proposto il mio corso di public speaking per politici, ho sempre trovato grossi ostacoli.

Quando pensi all’arte oratoria immagino invece che i primi nomi che ti vengono in mente siano, ovviamente, dei personaggi politici.

Eppure devi sapere che solo il 5% degli iscritti ai miei corsi sono politici e solitamente si tratta di giovani o con cariche elettive tipo consigliere comunale o assessore.

Il politico è spesso molto snob perchè pensa: “ma io sono tanti anni che parlo in pubblico, so già parlare”, oppure “ma queste tecniche non servono, alla gente importa il contenuto del mio discorso e mi votano per il programma”.

E poi magari è lo stesso politico che quando parla fa addormentare la platea o ha un pubblico attento solo allo schermo dei propri smartphone.

Eppure è stato eletto anche in ruoli importanti, potresti obiettare. Ma sai bene che l’elezione dipende da tanti fattori.

Ma rimaniamo concentrati su un punto in particolare del quale voglio parlarti in questo articolo: la qualità del tuo discorso.

E non riguarda solo i politici ma anche, ad esempio, un architetto che deve presentare il suo progetto o un medico che presenta la sua ricerca a un convegno.

Ovviamente, pensi, quando lo presenterò in pubblico, conterà la qualità del progetto.

E non è assolutamente così, perché la qualità del discorso non esiste.

come si scrive un discorso
Come scrivere un discorso: i consigli di Massimiliano Cavallo

Ti faccio un esempio proprio riferito all’architetto.

Immaginiamo che ci siano due architetti che devono presentare il loro progetto davanti a una platea di cittadini e al Consiglio Comunale del loro comune.

Il primo, ha un bellissimo progetto ma la sua presentazione è davvero noiosa: tono monocorde, ritmo lento, zero gestualità, sguardo perso nel vuoto.

Tutti in platea non ascoltano e hanno gli occhi sui loro smartphone già dopo pochi minuti dall’inizio della presentazione.

Il secondo architetto ha un progetto meno bello del precedente ma non inizia nel solito modo “buongiorno, sono l’architetto Tizio e oggi voglio presentarvi il mio progetto, ecc.”. 

Inizia invece in maniera diversa, incuriosisce subito la platea che lo guarda attenta. 

E durante il suo discorso guarda tutti negli occhi, dosa bene le pause, ha un ritmo variabile e coinvolge la platea.

Il finale resta impresso nel pubblico.

E’ inevitabile, il progetto che verrà scelto è il secondo. 

E una cosa del genere la vedi spesso anche in riunioni aziendali o convegni: da una parte c’è il tizio preparato e competente ma noioso nell’esposizione e dall’altra una persona che sa convincere la platea con il suo modo di comunicare.

Attenzione: arrivato a questo punto dell’articolo voglio chiarire bene un punto.

Il tuo contenuto deve essere valido, non deve certo essere la supercazzola del film “Amici miei”.

Semplicemente, alla validità del contenuto devi aggiungere altri punti che sono altrettanto fondamentali.

Nell’esempio di sopra ti ho detto che il secondo progetto era meno bello del primo. 

Se fosse stato brutto, nessuna tecnica di comunicazione avrebbe potuto valorizzarlo tanto da farlo vincere. 

Per rendere ancora più chiaro il concetto relativo alla qualità, voglio riportarti un esperimento.

Il protagonista è Joshua Bell, uno dei violinisti più famosi al mondo. 

Decide di suonare entro la metropolitana di Washington con un violino da 4 milioni di dollari in mano.

Se la qualità esistesse il pubblico dovrebbe essere in visibilio di fronte ad un esibizione senza precedenti.

E invece non se lo fila nessuno. 

E in 43 minuti raccoglie solamente una manciata di dollari, qualche sguardo infastidito e tanta indifferenza.

Questo racconto è riportato anche da Lorenzo Ferrari, Cmo di Ristoratore Top, il sistema di Marketing specifico per la ristorazione. 

Lorenzo, che è anche stato mio corsista, ha scritto un articolo bellissimo che ti consiglio di leggere (qui l’articolo di Lorenzo Ferrari ? Ristoratore: la Qualità del tuo prodotto NON esiste ) relativo alla qualità nella ristorazione.

Molti ristoratori pensano infatti che la cosa fondamentale sia la qualità della loro cucina. 

Lorenzo, dando per scontato che la qualità ci sia sempre, parla invece di percezione della qualità.

Dice infatti: “Il Marketing è quell’insieme di tecniche e strategie la cui finalità è quella di modificare la percezione di qualità di qualcosa.”

E aggiunge: “Il punto è che i clienti non sanno riconoscere la qualità quando la hanno di fronte.

Sono certo che la maggior parte dei tuoi clienti non saprebbero riconoscere un filetto di vitello da uno di maiale. Un branzino da un’orata. Un Sangiovese da un Brunello.”

Restando nel mondo della ristorazione, c’è un esempio che faccio spesso in aula: il ristorante n.1 al mondo è Mc Donald’s.

Eppure sono certo che non diresti mai che è un ristorante di qualità.

Ecco perchè non puoi basare la riuscita della tua presentazione solo sul contenuto. Il tuo pubblico non saprebbe riconoscerla.

Il contenuto è la base, ma ci deve essere tanto altro intorno per esaltarlo.

E ricorda che hai due grandi nemici quando parli in pubblico:

?Gli smartphone: se non catturi da subito l’attenzione del pubblico, ci vorrà un secondo per farli distrarre e andare su Facebook, whatsapp e altro

?Il pubblico è egoista. Il pubblico non è lì per ascoltare te, ma è lì per ascoltare quanto di quello che tu gli dirai sarà utile per lui.

Come costruire un discorso e parlare in pubblico efficacemente

Per fare una buona presentazione, ecco quali elementi deve considerare:

  1.  un inizio che si differenzi dagli altri discorsi e catturi subito l’attenzione del pubblico
  2.  un buon ritmo che permetta al pubblico di restare ad ascoltarti
  3. guarda negli occhi il pubblico per creare una relazione con tutti i partecipanti
  4. dosa bene le pause e non avere paura a fare pause lunghe (se richieste dal tuo discorso): aumenteranno la tua autorevolezza
  5. non essere ingessato, gesticola rafforzando i concetti che esprimi
  6.  se possibile, muoviti sul palco e non restare immobile
  7.  allo stesso tempo, non dondolare, non distrarre il pubblico con movimenti inutili (tipo giocare con gli anelli, la cravatta ecc.)
  8. usa la tua voce per sottolineare i punti del tuo discorso: alza il volume dove richiesto dal discorso
  9. parla per immagini e fai in modo che il pubblico ricordi cosa hai detto
  10.  non trattare troppi argomenti, concentrati su un massimo di 3 punti
  11.  non basare tutto il tuo discorso sugli elementi razionali ma coinvolgi emotivamente il tuo pubblico
  12. parla il linguaggio del tuo pubblico e non usare termini tecnici se non sei certo che possano essere compresi
  13. non usare frasi troppo lunghe e robe del tipo “apro una parentesi”… e poi un’altra e un’altra…
  14. il finale del tuo discorso deve avere una call to action: devi portare il pubblico a fare qualcosa.

Ti aspetto in aula per scoprire anche tu il Metodo Public Speaking Top per fare discorsi memorabili.

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A questo link trovi tutte le informazioni sul corso e le 398 testimonianze dei miei corsisti: https://massimilianocavallo.com/metodo-public-speaking-top/

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