La guida completa per l’interpretazione del linguaggio del corpo

Una delle domande più frequenti che ricevo dalle persone interessate al mio Corso di public speaking  è: “dove devo mettere le mani quando devo parlare in pubblico?”.

Molti, infatti, quando parlano in pubblico si muovono in modo impacciato, gesticolando troppo (o troppo poco) e in maniera scoordinata rispetto alle parole.

Io dico sempre che la gestualità è come il grassetto di un testo: serve ad evidenziare un passaggio ma troppi “grassetto” creano confusione e distrazione e non evidenziano nulla.

Linguaggio del corpo e comunicazione non verbale

Cominciamo col vedere quali sono gli obiettivi a cui devi mirare con il tuo linguaggio del corpo quando parli in pubblico:

  • trasmettere naturalezza; non puoi appuntare sui fogli del tuo discorso quando fare un determinato gesto. La gestualità deve nascere spontanea con le tue parole.
  • evitare movimenti che distraggano; non devi essere immobile ma neanche troppo agitato quando parli. Il rischio è che una gestualità eccessiva possa distrarre il pubblico che hai di fronte
  • non nascondere le mani perché questo gesto potrebbe creare distrazione nel pubblico o trasmettere messaggi incongruenti con quello che stai dicendo
  • essere coerenti con il tono e il contenuto del messaggio; le tue parole devono essere accompagnate da un adeguato tono e ritmo e da una coerente gestualità.

Se devi esprimere entusiasmo, le tue parole, il modo in cui le dici e  tutto il tuo corpo devono dire la stessa cosa. Non puoi trasmettere entusiasmo con uno sguardo rivolto verso il basso o con le braccia conserte!

Qual è la postura da tenere quando parli in pubblico?

Potremmo sintetizzare in una sola frase: la postura e i movimenti delle braccia e delle mani devono accompagnare il tuo messaggio.

I gesti che possiamo fare con le mani o con le braccia sono davvero troppi per poter essere analizzati in poche righe. Ci limiteremo allora a consigliare la postura adeguata da tenere di fronte ad una platea.

Come detto, si tratta di dimostrare con il corpo, oltreché con le parole, la nostra convinzione in ciò che stiamo dicendo. Per questo la posizione del corpo deve essere ben eretta e salda, con le gambe leggermente divaricate e con le mani che si muovono all’altezza del busto.

Ovviamente dobbiamo sembrare il più possibile naturali nei movimenti evitando di somigliare ad un robot.

Dobbiamo invece evitare tutte le forme di chiusura, quali le mani dietro la schiena o in tasca o le braccia conserte. Dobbiamo inoltre evitare eccessivi movimenti che potrebbero trasmettere insicurezza o addirittura distrarre il nostro uditorio, come spostarsi in avanti e indietro o lateralmente o spostare il nostro peso su una gamba.

Linguaggio del corpo: esempi

C’è anche da dire che il linguaggio del corpo è davvero una materia molto articolata da comprendere.

La recente serie televisiva “Lie to me” ha fatto credere a molte persone di poter interpretare il linguaggio del corpo e scoprire in pochi secondi se qualcuno ci sta mentendo.In effetti il protagonista Tim Roth, il cui personaggio è ispirato allo psicologo Paul Ekman, riesce a riconoscere le bugie osservando le microespressioni del volto ma si tratta di  scienza, non fantascienza, come recitava un vecchio spot anni ’80.

Per questo, quando si parla di linguaggio del corpo, è doveroso premettere che bisogna andare cauti.

Infatti un gesto può avere significati diversi e può essere fuorviante. Per analizzarlo bisogna vedere più aspetti, a cominciare dall’insieme del corpo della persona, dalla coerenza con l’aspetto verbale e dal contesto nel quale si trova la persona che fa il gesto.

A questo proposito voglio riportarti un esempio relativo al G7 del giugno 2018 a Charlevoix, in Quebec, quando divenne virale una delle foto scattate in quell’occasione. Si è trattato di un incontro che ha messo in evidenza le tensioni tra le potenze globali.

La foto in questione è quella che vedi qui sotto, postata sul canale Instagram della Merkel e quindi fatta dalla delegazione tedesca.

psicologia linguaggio del corpo

La cancelliera tedesca sembra la maestra che sta rimproverando l’alunno Trump, che sorride disinteressato con le braccia conserte. Questa foto sembra raccontare questo. Ma, come scritto qui sopra, dobbiamo analizzare più fattori per poterne interpretarne il messaggio. Figuriamoci poi se si tratta di commentare un singolo scatto.

E allora, quelli che si credono “esperti” hanno buttato giù righe piene di fuffa, come l’Huffinghton Post che in questo articolo dice:

“Forse nessuna altra foto ha più bisogno di una didascalia approfondita rispetto a quella pubblicata sabato dall’ufficio della cancelliere tedesca Angela Merkel dall’incontro annuale del G7 in Quebec. Tesa e conflittuale, sembra riassumere l’intero viaggio del presidente Donald Trump […]

La scena sembra rimandare a un’aula di Tribunale, con la cancelliera tedesca nei panni dell’accusa che si rivolge all’imputato. […] Trump ha una un’espressione senza passione […]”

Sì, se ci fermiamo a quella foto può darsi che il senso sia quello indicato.  In ogni caso l’interpretazione non è corretta poiché l’espressione di Trump non è “senza passione” ma è quella dello scolaro che non vuol dare retta alla maestra.

Basterebbe indagare meglio, come ha fatto “La Stampa” che ci fa vedere come la foto sia stata scattata da angolazioni diverse, negli stessi minuti. Infatti, su La Stampa e altri giornali, vengono invece riportati i diversi punti di vista.

segni del corpo

Come vedi, dalla foto della delegazione canadese, si evince un clima sereno e sorridente. Le foto della delegazione italiane e francese parlano di un gruppo che lavora a un documento con il Presidente del Consiglio italiano Conte che ha penna e fogli in mano. Il punto di vista Usa vede invece tutti intorno a Trump, sembra che tutti ascoltino lui. Dato importante per analizzare la foto è anche il fatto che Trump resti seduto, a confermare il suo potere sugli altri.

La foto che ha fatto il giro in quei giorni ha sì una Merkel in posizione di netto predominio su tutti (con le braccia aperte e le mani sul tavolo), ma non possiamo trarre conclusioni solo su questa. I diversi punti di vista ci dicono cose diverse.

Nella comunicazione di tutti i giorni, le regole sono le stesse. Non fermarti alle apparenze, cerca di guardare più punti di vista.

Se, ad esempio, mentre parli in pubblico qualcuno ti ascolta con le braccia incrociate, potresti pensare subito che ti sia ostile e che non voglia ascoltarti. Devi analizzare più elementi per avere conferma che sia così. Se la persona in questione quando tu parli annuisce, vuol dire che è d’accordo con te e quindi quel gesto vuol dire altro. Quella postura può essere per lui semplicemente comoda, oppure si sta “abbracciando”, oppure se la stanza è fredda è probabile che si stia coprendo.

Come vedi, non c’è un significato univoco. Ricordati di analizzare bene tutti i punti di vista. 

Come capire il linguaggio del corpo?

Quando parli con qualcuno il tuo corpo, spesso, dice più cose di quanto possano dire le tue parole.

E sarà capitato anche a te di simulare un sorriso quando tua suocera, per il terzo anno di fila, ti ha regalato una sciarpa per Natale… Se leggendo queste righe stai sorridendo, probabilmente sai di cosa parlo.

Il tuo corpo parla e gli studi del professor Albert Mehrabian hanno dimostrato che in una normale comunicazione, l’efficacia comunicativa delle parole è pari soltanto al 7% del totale complessivo. Il 38% è legato al paraverbale (tono, volume e ritmo della nostra voce) e il 55% è relativo al linguaggio del corpo. Certo queste percentuali non sono valide sempre, devi valutare il contesto nel quale avviene l’atto comunicativo.

Quando parli con qualcuno il tuo corpo, spesso, dice più cose di quanto possano dire le tue parole. Alcuni segnali ti possono indicare se il tuo interlocutore sta gradendo o meno quello che stai dicendo, in modo da adeguare le tue modalità di comunicazione al loro feedback.

Prima di descriverti sommariamente alcuni di questi segnali, ricorda quanto ti ho detto nel paragrafo precedente: devi contestualizzare.

Che significato attribuire ai gesti del corpo?

Sono considerati segnali di gradimento:

  • Umettarsi, mordicchiare, portare all’interno le labbra (segnali adattatori)
  • Togliersi gli occhiali, portarsi una mano tra i capelli (segnali che hanno a che fare col desiderio inconscio di essere attraenti agli occhi dell’interlocutore, in modo che seguiti a parlare dell’argomento che ci sta attraendo)
  •  La bocca aperta
  • Scogliere le braccia o le gambe dalla posizione incrociata
  • Portare il busto in avanti come a voler sentire meglio
  • Annuire (se il cenno è lento, se invece è rapido e ripetuto potrebbe significare impazienza)
  • Un’azione lasciata in sospeso come restare a mezz’aria con la penna mentre si prendono appunti, come se qualcosa all’improvviso avesse catturato la nostra attenzione

Ci sono invece dei segnali che chiameremo di rifiuto e che l’interlocutore ci manda e ci fanno capire che dobbiamo cambiare la nostra comunicazione:

  • Sfuggire lo sguardo dell’oratore
  • Portare il busto all’indietro
  • Grattarsi il naso o prenderselo tra le dita
  • Braccia incrociate
  • Allontanare da sé un oggetto, togliersi dei pelucchi di dosso sono altri segnali della volontà di allontanare da sé qualcosa di sgradevole

Te lo ripeto nuovamente, valuta bene il contesto e considera che non è detto che se il tuo interlocutore si tocchi il naso ti stia mentendo. Cerca maggiori segnali di conferma.

Però, quando tua suocera scarta il tuo regalo di natale, dai un’occhiata al suo corpo, forse ti dirà se ha gradito oppure no.

Differenze culturali nell’interpretazione del linguaggio del corpo

In questo video parlo delle differenze culturali nell’interpretazione del linguaggio del corpo. Se l’argomento ti interessa iscriviti al mio canale Youtube per ricevere i miei video.

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