Qualche giorno fa un mio corsista di nome Michele, dopo aver frequentato il corso di public speaking a Roma, ha lasciato una testimonianza sul mio sito (la puoi trovare qui insieme con le altre).
Ha sottolineato, tra le altre cose, una per me importantissima “gli allievi sono stati seguiti uno per uno e sono stati guardati negli occhi, cosa che si vede poche volte nei corsi”. E’ vero, a scuola o all’università raramente il docente guarda negli occhi gli alunni. E ci si distrae, ovviamente. Se il prof non parla con me perché dovrei ascoltarlo?
Lo stesso avviene ai convegni o assemblee pubbliche in cui assisti a personaggi che sembra parlino nel vuoto, perché non ti guardano. Sembrano tutti Mimmo, il personaggio timido di Verdone alle prese con le gambe della nonna in “Bianco, rosso e Verdone”.
Oppure ti sarà capitato di dover prendere la parola davanti a un’assemblea e magari ti sei portato con te mamma, zio, sorella, amici per farti coraggio. Loro sono in prima fila, ti guardano, ti fanno cenni di approvazione con il capo e tu che fai? Guardi loro per tutto il tempo così ti danno coraggio. Ma tu non devi parlare a loro, che già sono d’accordo con te, devi parlare a tutto il resto della platea!
Oppure siccome c’è in prima fila l’assessore xyz o il megadirettore galattico guardi loro per riverenza. E ti dimentichi del resto della platea.
Se non guardi i partecipanti negli occhi perché loro dovrebbero ascoltare quello che hai da dire? Hanno ragione, non stai parlando con loro…
E poi, se non guardi la tua platea, come puoi capire quando variare il ritmo e il tono del tuo discorso?
Eh, mi dirai, ma se ho davanti duecento persone come faccio a guardarli tutti negli occhi? E’ una delle tecniche che imparerai seguendo il mio corso di public speaking.
Guardare le persone negli occhi ti permette di creare una vera relazione con loro. Si sentiranno coinvolte e attratte da te (hai mai sentito parlare di persone con lo sguardo magnetico?) e ti ascolteranno con più attenzione. Inoltre trasmetterai una forte sensazione sicurezza alle tue parole. Infatti, come si usa dire se discutiamo con qualcuno, “se hai qualcosa da dirmi, dimmelo guardandomi in faccia”.
E tu, vuoi assomigliare a Mimmo e guardare nel vuoto o vuoi che dicano di te che hai lo sguardo magnetico?