Massimiliano Cavallo

Parlare in pubblico: questione di esercizio

Spero che ti piaccia leggere questo post. Se vuoi conoscere il mio metodo per superare definitivamente la paura di parlare in pubblico, clicca qui e scopri Public Speaking TOP.

massimiliano cavallo | ideatore di public speaking top

Di cosa parlo

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“Non tanto mi dispiace la sostanza quanto il modo del suo discorso”, fa dire Shakespeare ad Ottavio Cesare nel suo “Antonio e Cleopatra”.

E quante volte, infatti, ci capita di  ascoltare qualcuno che ha da dire delle cose interessanti ma le dice in modo sbagliato, senza trasmettere emozioni o con un tono incongruente.

E ci capita non solo in politica ma nella vita di tutti i giorni: pensiamo al banale dialogo tra marito e moglie in cui il marito chiede “dove sono i miei pantaloni?” e lei risponde “sono nel cassetto”.

Leggendolo col tono diverso si potrebbe pensare al marito nervoso che non trova le sue camicie e alla moglie che, infastidita, gli risponde che sono nel cassetto, dove sono sempre state!

E’ per questo che tra i tre livelli della comunicazione, verbale, non verbale e paraverbale, questi ultimi due contano più del primo. I politici, ovviamente, sono convinti del contrario e che il contenuto, quello che hanno da dire, conti di più, portandoli spesso a compiacersi delle proprie parole davanti a platee assonnate.
Gli studi del prof. Albert Mehrabian, addirittura datati 1967, hanno dimostrato che in una normale comunicazione l’efficacia delle parole è pari soltanto al 7% del totale complessivo.
Il 38% è dato invece dall’importanza del paraverbale, dal modo cioè in cui si pronunciano le parole, dal tono, dal timbro, dal volume e dall’inflessione della voce.
Ben il 55% è dato invece dall’impatto del linguaggio non verbale, del corpo, dal contatto con gli occhi, dai movimenti del corpo, delle mani, dai supporti visivi, etc
L’oratore che convince è quindi chi sa usare il proprio corpo e la propria voce per attirare l’attenzione o sottolineare i passaggi più importanti.
A rendere più difficile il nostro discorso, soprattutto nella fase cosiddetta “rompighiaccio”, c’è la paura di parlare in pubblico.

Quella sensazione che ci attanaglia e ci impedisce di essere naturali e sciolti. E può quindi capitare di avere tachicardia o addirittura tremori, di non permettere alla nostra voce di essere chiara e o di avere quei vuoti di memoria che ci fanno entrare nel panico.
In uno studio effettuato in Inghilterra la paura di parlare in pubblico è risultata al primo posto tra le fobie degli intervistati, precedendo addirittura la paura di calamità naturali e quella delle malattie.
E d’altronde anche uno degli oratori più esperti come Cicerone ammise di avere paura di parlare in pubblico.

E’ quindi evidente che il primo modo per superare questa paura è quello di averne consapevolezza, considerare cioè la paura come qualcosa di assolutamente naturale.

Al contrario, questa adrenalina, può essere sfruttata in modo positivo: è quello che si chiama eustress (eu: in greco, buono, bello). E’ quello tonico, uno stress ordinario e positivo,  indispensabile alla vita,

Diversi sono i modi per superare la paura di parlare in pubblico e mi piace ricordarne due. Si tratta innanzitutto di avere un approccio positivo verso il proprio discorso. Spesso capita di immaginarsi andare sul palco come su un patibolo, pieni di ansie e di paure. Ci facciamo un’immagine di noi negativa, ci concentriamo sui sintomi dello stress, amplifichiamo il leggero tremore della nostra gamba, dimenticandoci che dietro il leggio nessuno lo noterà. Più frequentemente, ci concentriamo sulle nostre parole perché abbiamo paura dei vuoti di memoria e, appena ce ne dimentichiamo una, anche se ininfluente ai fini del nostro discorso, la nostra mente resta ferma là (“ecco! Ho dimenticato di dire quella cosa”) e rischia di farci dimenticare il resto.

Allora la prima soluzione è quella di avere un approccio positivo verso il nostro discorso, fare quello che viene chiamato il ponte sul futuro e immaginarsi terminare il discorso tra gli applausi. Per fare questo dobbiamo richiamare un evento del passato in cui abbiamo dimostrato di essere sicuri di noi e richiamare quello stato d’animo, quasi in automatico come il cane di Pavlov, rivivendo su di se quella sensazione di sicurezza (può trattarsi di un esame andato bene, di una promozione di carriera, etc).
L’altro modo per superare la paura di parlare in pubblico è quello più banale ma il più efficace: esercitarsi. Solo attraverso l’esercizio possiamo superare la paura di parlare in pubblico e possiamo diventare padroni delle tecniche del linguaggio non verbale e paraverbale di cui parliamo durante i nostri corsi. E se n’era accorto anche Quintiliano, quando circa duemila anni fa disse: “Sono principalmente la consuetudine e l’esercizio a dare origine all’abilità oratoria”.

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dicono di me

Cristina Guerra
Cristina GuerraGiornalista TG Rai1
★★★★★
Ho fatto il corso e mi è piaciuto molto. È interessante, ben organizzato,completo, ricco e comunque fluido... Anche se io, in quanto giornalista televisiva, ho acquisito nel tempo una certa dimestichezza con le tecniche di comunicazione, ho trovato il corso lo stesso molto utile per imparare un metodo e per avere quella conoscenza ulteriore che ti permette di essere più sicura e più professionale.
Valerio Fioretti
Valerio FiorettiEsperto di Autorevolezza online
★★★★★
Nonostante avessi già una certa esperienza nel public speaking, ho cercato in Italia qualcuno che potesse darmi qualcosa di più... Ho appena terminato il suo workshop a Roma. Due giorni super intensi nei quali ho visto professionisti timidi ed impacciati trasformarsi in diavoli da palco senza paura. Che tu abbia il terrore di parlare in pubblico o sia già un PRO, devi frequentare il suo seminario. Provalo!
Dario Vignali
Dario VignaliImprenditore digitale
★★★★★
Massimiliano mi è piaciuto molto per la sua capacità di integrare teoria e pratica nel corso dei due giorni. Abbiamo potuto toccare con mano la validità del suo corso: gran parte delle persone hanno raggiunto incredibili risultati nel giro di 48 ore...Non è così frequente trovare corsi capaci di portare una trasformazione nelle persone che poi li segue.
È stata una grande esperienza!
MANUELA ZUNTINI
MANUELA ZUNTINIBanca d'Italia
★★★★★
È IMPOSSIBILE…È IMPOSSIBILE! Questo è ciò che mi ripetevo quando, leggendo i commenti degli ex corsisti di Massimiliano Cavallo, trovavo commenti entusiasti e leggevo di persone addirittura trasformate da “terrorizzati del pubblico” a perfetti oratori… E invece… È POSSIBILE ECCOME!! L’utilità del corso è fuori dubbio…non si impara “solo” a comunicare, ma a capire le nostre potenzialità...
Barbara Boccardo
Barbara BoccardoTitolare Centro Estetico
★★★★★
Non pensavo fosse possibile per me riuscire a parlare davanti a un pubblico. Non ne ero sicura neppure dopo la prima giornata di public speaking... Ma, durante la seconda giornata, è successa la magia. Come un colpo di spugna, d’un tratto, l’ansia che mi attanagliava 24 ore prima era svanita. Dissolta. O forse è meglio dire GESTITA. Se avessi immaginato i risultati, non avrei aspettato tanto ad affidarmi a Massimiliano.
Alberto Sismondi
Alberto SismondiGeneral Manager Schréder
★★★★★
Inizialmente ero dubbioso su questo formatore che prima di accettare l’iscrizione al corso ti regala ebooks, video-seminari e podcast ma oggi, a corso terminato, non ho più dubbi: Massimiliano Cavallo è un ottimo formatore, innamorato del suo lavoro che svolge con semplicità, umiltà e molta professionalità... Se hai deciso di approfondire le tecniche di comunicazione questo corso sarà di sicura efficacia.
Giuseppina Mancuso
Giuseppina MancusoManager Leroy Merlin Italia
★★★★★
Questo corso mi ha permesso di mettermi in gioco, sfidare i miei limiti, osare senza paura di farmi male, e scoprire nuovi arrivi e nuove mete... Non ha importanza che tu sia un manager con pluriennale esperienza, un medico congressista, un politico o uno studente…tutti usciranno con un bagaglio pieno di idee, tecniche, suggerimenti, e tanta, tantissima consapevolezza di se.