Hai solo pochi minuti.
Hai un prodotto tra le mani, ci credi davvero, sai che funziona. Ma sai anche che non basta avere un buon prodotto per venderlo. Devi saperlo raccontare. Devi comunicarlo nel modo giusto, al momento giusto, alla persona giusta.
Se ti sei trovato (o ti troverai presto) in questa situazione — che sia davanti a un cliente, su un palco, in una video call o a un evento aziendale — questo articolo fa per te.
Perché presentare un prodotto non significa fare una lista di caratteristiche.
Significa trasformare un’idea in un messaggio chiaro, trasmettere valore, rispondere a un bisogno latente e, se fai tutto bene, ottenere fiducia.
Ma soprattutto: significa strutturare un discorso efficace, uno di quelli che non si dimenticano dopo tre minuti.
In questo articolo non troverai tecniche “magiche”, trucchetti da televendita o frasi fatte da manuale motivazionale, bensì scoprirai un metodo concreto per:
- prepararti alla presentazione come si deve,
- parlare del tuo prodotto con carisma e autorevolezza,
- e se hai poco tempo… usare l’elevator speech per lasciare il segno in 60 secondi netti.
Pronto a scoprire come proporre un prodotto in modo efficace e concludere la presentazione tra l’attenzione… e magari anche gli applausi?
I 5 passi per prepararsi alla presentazione di un prodotto
Una buona presentazione non nasce sul palco, ma prima. Molto prima.
La vera efficacia di un discorso inizia nella fase di preparazione. È lì che si gioca la partita: quando scegli le parole giuste, studi il pubblico e costruisci un messaggio che colpisce nel segno.
Questa fase, troppo spesso sottovalutata, è quella che distingue una presentazione di prodotto efficace da una dimenticabile.
E no, non basta “sapere tutto” sul prodotto: serve sapere come comunicarlo.
Ecco i 5 pilastri fondamentali su cui devi lavorare prima di ogni presentazione.
- Definisci l’obiettivo della presentazione
Vuoi vendere? Vuoi far conoscere il prodotto? Vuoi ottenere una collaborazione, un investimento, un ordine?
Sembra banale, ma non lo è: un discorso senza un obiettivo preciso è come un GPS senza destinazione. Definire l’obiettivo ti aiuta a scegliere le informazioni da includere, il tono da usare, l’approccio da seguire.
Scrivilo in una frase. Chiara. Se non riesci a riassumere il tuo obiettivo in una sola riga, probabilmente non ti è chiaro nemmeno a te.
- Studia il tuo pubblico
Chi hai davanti? Clienti? Buyer? Colleghi? Investitori? Una platea di potenziali acquirenti o un singolo decision maker?
Capire il pubblico ti permette di modellare il discorso sulla loro percezione, non sulla tua. Un errore che vedo fare spesso è costruire presentazioni su quello che noi pensiamo sia importante, dimenticando che ciò che conta è ciò che interessa a loro.
Poniti queste domande:
- Che linguaggio usano?
- Qual è il loro problema più grande?
- Che benefici vogliono ottenere davvero?
- Costruisci una scaletta semplice, ma solida
Una buona presentazione ha una struttura chiara. Non serve essere sofisticati, serve essere comprensibili.
Ti consiglio questo schema base:
- Apertura coinvolgente: una domanda, una provocazione, un dato sorprendente.
- Problema: qual è il bisogno che il tuo prodotto risolve?
- Soluzione: ecco il tuo prodotto, spiegato con chiarezza e focalizzato sui benefici.
- Prova: testimonianze, numeri, esempi concreti.
- Call to action: cosa vuoi che il tuo pubblico faccia dopo?
Evita tecnicismi inutili. Chi ascolta deve capire al volo il vantaggio di ciò che proponi.
- Fai le prove (sul serio, non solo nella tua testa)
Ripeti il discorso a voce alta. Davanti allo specchio. Davanti a un amico. Registrati. Cronometrati.
Le prove non servono a imparare a memoria (anzi, è controproducente), ma a mettere il corpo in confidenza col discorso.
Più lo provi, meno ti bloccherai. Più lo senti “tuo”, più trasmetterai sicurezza.
- Prepara il “dietro le quinte”
Domande scomode? Obiezioni? Dettagli tecnici?
Tieni pronte le risposte. Anticipa i dubbi. Prepara materiali di supporto: brochure, slide, link, QR code, demo.
Una delle tecniche che insegno nei miei corsi è proprio la gestione delle domande: se sei preparato, le domande ti valorizzano. Se sei impreparato, ti affossano.
Come presentare un prodotto da vendere con un discorso efficace
Quando hai a che fare con un prodotto da vendere, è durante la presentazione che si decide tutto: catturi l’attenzione o la perdi, generi interesse o noia, crei fiducia o diffidenza.
Non importa quanto il tuo prodotto sia valido: se non riesci a raccontarlo nel modo giusto, non lo vendi.
E no, nemmeno se hai il prezzo migliore o le funzionalità più avanzate.
La vendita, oggi più che mai, è una questione di percezione. E la percezione si costruisce con il modo in cui parli, con il ritmo che dai al tuo discorso, con il modo in cui guidi chi ascolta a vedere il valore che tu vedi.
Ecco come strutturare un discorso che non solo presenta un prodotto… ma lo fa desiderare.
- Inizia forte: aggancia l’attenzione nei primi 10 secondi
Hai pochi secondi per evitare il pensiero più pericoloso che un cliente può avere: “Ok, ma questa cosa a me non serve”.
Per questo, l’inizio non deve essere una spiegazione. Deve essere un gancio emotivo o logico.
Una domanda, un dato, una frase d’impatto, ad esempio:
- “Lo sai qual è il più grande spreco nelle aziende italiane? Il tempo perso in processi inutili. Noi abbiamo risolto proprio questo.”
- “Immagina di poter risparmiare 4 ore di lavoro a settimana con una sola app. Ti spiego come.”
- Metti il problema al centro, non il prodotto
Qui molti sbagliano. Partono con: “Il nostro prodotto si chiama X, è nato nel 2021 e ha queste 37 funzionalità…”
E intanto chi ascolta… si scollega.
Chi compra non vuole conoscere il prodotto. Vuole sapere cosa gli risolve.
Parla del problema. Spiegalo bene. Fai in modo che chi ti ascolta si riconosca in quel problema.
Poi — solo poi — arriva la tua soluzione.
- Presenta il prodotto come la risposta (e fallo in modo semplice)
Ora che hai reso il problema chiaro e urgente, introduci il prodotto come la soluzione naturale.
Ma attenzione: niente gergo tecnico, niente elenchi infiniti di funzioni.
Devi parlare per benefici concreti, usando esempi che attivano l’immaginazione.
Invece di dire: “La nostra piattaforma utilizza un sistema CRM avanzato…”, dì: “Puoi gestire tutti i tuoi clienti da un’unica dashboard, risparmiando tempo ogni giorno.”
- Crea impatto con un caso pratico, una testimonianza o un dato
Il cervello umano si fida delle storie. Si fida dei numeri. Si fida di chi ci è già passato.
Hai due opzioni potenti qui:
- Un mini caso studio: “Un nostro cliente, azienda X, ha aumentato la produttività del 23% nei primi due mesi.”
- Una testimonianza: “Marco, uno dei nostri primi utenti, ci ha detto: ‘Era esattamente ciò che cercavo, solo che non sapevo esistesse.’”
Questo passaggio legittima il tuo prodotto. Gli dà autorevolezza.
- Anticipa le obiezioni (prima che le pensino loro)
Chi ascolta pensa: “Funzionerà anche per me? È complicato da usare? Mi costerà troppo?”
Tu anticipa. Includi nel tuo discorso risposte implicite alle obiezioni più comuni:
- “Non devi installare nulla, è tutto in cloud.”
- “Inizia a usarlo in meno di 10 minuti, anche se non sei un tecnico.”
- “Abbiamo una versione base gratuita, per capire subito se fa per te.”
Rispondere prima che venga fatta una domanda ti fa apparire preparato, sicuro, solido.
- Concludi con una call to action chiara
Non lasciare il finale al caso.
Dopo aver costruito attenzione, interesse e desiderio… devi guidare l’azione. E l’azione non arriva con un “grazie per l’ascolto”.
Dì invece:
- “Se ti rivedi in questo scenario, scrivimi: ti spiego in 10 minuti se fa per te.”
- “Vuoi vedere come funziona davvero? Posso farti provare una demo già oggi.”
- “Ti lascio il mio contatto, così possiamo fissare una chiamata nei prossimi giorni.”
Presentazione di un prodotto: l’elevator pitch
Hai poco tempo. Sei a un evento, a una fiera, in una call con un potenziale cliente che “ha solo 5 minuti”. Oppure stai prendendo un caffè e ti chiedono: “Di cosa ti occupi?”
In tutti questi casi, non hai il lusso di fare una presentazione lunga, con slide, schemi e dimostrazioni. Hai bisogno di una versione ultra-condensata del tuo discorso. Ed è qui che entra in gioco l’elevator pitch.
Per elevator speech si intende una presentazione brevissima ma ad alto impatto, pensata per raccontare chi sei, cosa fai e qual è il valore del tuo prodotto in 30-60 secondi. Il nome viene dall’idea di avere il tempo di un viaggio in ascensore per convincere qualcuno a darti attenzione.
Per funzionare davvero, un elevator pitch deve essere chiaro, diretto e utile. Niente tecnicismi, niente promesse vaghe. Il tuo obiettivo è far dire a chi ti ascolta: “Interessante. Raccontami di più.”
Come si costruisce? Parti dal problema che risolvi.
Le persone ascoltano con attenzione solo quando capiscono cosa ci guadagnano. Spiega qual è la difficoltà che il tuo prodotto affronta, poi mostra la soluzione in modo semplice e immediato.
Infine, aggiungi un elemento distintivo (cosa ti rende unico) e concludi con una call to action soft: chiedi un contatto, proponi una demo, offri un follow-up.
Ecco un esempio concreto:
“Ciao, sono Marco e lavoro con aziende che hanno difficoltà a tenere sotto controllo le scadenze fiscali. Abbiamo sviluppato un’app che centralizza tutti gli avvisi da enti pubblici e commercialisti, così da evitare errori e multe. È l’unico sistema in Italia integrato direttamente con il cassetto fiscale dell’Agenzia delle Entrate. Se vuoi, ti mando il link per provarla gratis: ci metti due minuti.”
Tutto qui. Ma se costruito bene, può fare una differenza enorme.
L’elevator speech è la forma più concentrata ed efficace di presentazione di un prodotto. Ti obbliga a scegliere le parole giuste, a tagliare il superfluo, a puntare dritto al valore. È uno strumento che ogni professionista, venditore o imprenditore dovrebbe avere sempre pronto.
Scrivilo. Allenati. Provalo ad alta voce. Adattalo ai diversi contesti. E tienilo sempre a portata di voce: potrebbe servirti proprio quando meno te lo aspetti.
Come avrai notato, non basta avere un buon prodotto da offrire.
Se non sai come presentarlo, come strutturare il discorso, come usare la voce e il linguaggio del corpo per generare fiducia, rischi che il tuo messaggio non arrivi. O peggio: arrivi… ma venga dimenticato.
Ed è qui che entra in gioco il metodo Public Speaking Top.
Dal 2014 ho aiutato oltre 2.000 professionisti, imprenditori e venditori a superare l’ansia da esposizione, comunicare con autorevolezza e presentare i propri prodotti con carisma ed efficacia, sia in pubblico che nelle trattative a uno a uno.
Public Speaking Top è un’esperienza intensiva, pratica, con solo 15 partecipanti per aula, in cui lavorerai direttamente con me, con esercitazioni reali, feedback personalizzati e un metodo collaudato che ti porterà a dominare ogni tipo di presentazione — da quella commerciale a quella pubblica, fino al pitch di 30 secondi.
Se anche tu senti che è arrivato il momento di fare un salto di qualità nella tua comunicazione — e vuoi smettere di perdere opportunità solo perché le parole non escono come dovrebbero — allora il corso Public Speaking Top può essere il percorso giusto per te.