Perchè la paura di parlare in pubblico ci fa dimenticare le parole?

Una delle paure più frequenti che mi raccontano le persone che vogliono iscriversi al mio corso di public speaking è la paura di non trovare le parole al momento giusto. Forse ti è capitato anche a te, sia a scuola che all’università, di tornare al tuo posto dopo un’esposizione orale, rileggere i tuoi appunti e realizzare: “Ecco! Era questo che dovevo dire! Lo conoscevo così bene, come ho potuto dimenticarlo?” E, probabilmente, queste stesse riflessioni emergono alla fine del tuo discorso. Pensieri come: “Avrei potuto dire questo, sarei stato molto più convincente!” o “Mi chiedo se abbiano capito chiaramente ciò che intendevo…” possono affiorare. Ma perchè questo accade?

La paura di parlare in pubblico: la Glossofobia

Partiamo dall’inizio. Questo problema ha un nome: glossofobia. Comunemente conosciuta come la paura di parlare in pubblico, è un problema che affligge un numero sorprendentemente elevato di individui. Questa fobia, infatti,  può manifestarsi come un semplice disagio nell’esprimersi di fronte ad una sala piena di persone o come un terrore paralizzante che impedisce al soggetto di comunicare efficacemente. Spesso, la Glossofobia è accompagnata da sintomi fisici, come sudorazione, tachicardia, tremori e, in alcuni casi, persino attacchi di panico o vuoti di memoria.

Ansia, public speaking e vuoti di memoria

Ciò che ti succede spesso è che ripensi al tuo discorso, concentrandoti su dettagli che ritieni negativi, ma che probabilmente il pubblico non ha neanche notato. Nel corso che tengo in aula, insegniamo a convivere con queste “pippe mentali” (sì, questo è il termine appropriato) e il compito più complicato è eliminare quelle che ti assalgono mentre parli. Infatti, sappiamo che queste preoccupazioni non emergono solo DOPO che hai parlato, ma soprattutto DURANTE. È lì che risiede il pericolo più grande. Mentre parli, potresti iniziare a chiederti: – Cosa sta pensando di te il pubblico? – Ti sembra strana la tua voce (sai, a nessuno piace la propria voce amplificata al microfono, a te succede lo stesso?) – Stai gesticolando in modo strano con le mani? – Dovresti parlare più lentamente? – Dovresti evitare di mettere le mani in tasca (perché hai letto da qualche parte che non è appropriato…) – Tutto il mondo sta notando il sudore sulla tua fronte? – E quel fastidioso arrossamento? Questi pensieri ti impediscono di procedere con il tuo discorso con serenità. La realtà è che sei troppo concentrato sul giudizio del pubblico, dai troppa importanza all’esito finale, perdendo di vista il percorso. Se stai pensando a cosa il pubblico potrebbe pensare di te, non sarai mai completamente concentrato sul tuo discorso. Questo fenomeno di rimuginare sul proprio discorso si chiama “Esprit de l’escalier” (Spirito dell’escalier). Denis Diderot, durante un ricevimento, non riuscì a trovare una risposta adeguata al suo interlocutore. Solo quando era già sulle scale della residenza, gli venne in mente la risposta giusta. Ma era troppo tardi. Se ci pensi, non solo quando devi parlare in pubblico, ma in molte occasioni della tua vita, rimugini sul passato, sulle tue scelte e su ciò che avresti potuto fare. Ecco un segreto: quel momento è passato e non c’è nulla che tu possa fare al riguardo. So che suona banale, ma è la verità. Esistono tuttavia alcune cose che possiamo fare per imparare come parlare in pubblico senza emozionarsi davvero.

Come ridurre la paura di parlare in pubblico?

Per superare la paura e capire davver come parlare in pubblico, uno dei migliori consigli è : smetti di preoccuparti per quello che avresti potuto dire o fare. Evita di concentrarti troppo sugli errori che pensi di aver commesso – alcuni dei quali, probabilmente, gli altri nemmeno hanno notato – e non insistere su come concludere il tuo discorso per strappare l’applauso. Parla, sii te stesso e vai avanti. Ricorda queste sagge parole di Dale Carnegie, uno dei più grandi oratori della storia:
“Terminato l’intervento, il bravo oratore scopre generalmente che esistono quattro versioni del suo discorso: quella che ha pronunciato, quella che aveva preparato, quella che riportano i giornali e quella che, tornando a casa, rimpiange di non aver pronunciato.”
Il segreto consiste nel smettere di supplicare mentalmente il tuo pubblico e concentrarti invece sul concludere il tuo discorso nel migliore dei modi. La pratica costante e l’allenamento rappresentano strumenti fondamentali per superare la glossofobia, trasformando quella che una volta era una fonte di terrore in una opportunità per brillare. Ricorda, l’applauso più importante è quello che ti concedi tu stesso.
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