La paura di parlare in pubblico ti fa dimenticare le parole…

paura di parlare in pubblicoUna delle paure più frequenti che mi raccontano le persone che vogliono iscriversi al mio corso di public speaking è la paura di non trovare le parole al momento giusto.

Probabilmente sarà capitato anche a te, a scuola o all’università, di tornare al tuo posto dopo l’interrogazione, di aver riletto i tuoi appunti e aver esclamato: “già! era questo che dovevo dire! Lo sapevo bene, come ho fatto a dimenticarmene!”

E questo è quello che ti accade probabilmente anche quando finisci il tuo discorso.

“Avrei potuto dire questo, sarei stato più convincente!”

oppure

“chissà se hanno capito bene cosa volevo dire…”

Quello che ti accade è che rivedi il film del tuo discorso rimuginando su dettagli che tu pensi siano negativi e che il pubblico, invece, non ha neanche notato…

Il lavoro che facciamo in aula è imparare a convivere con queste nostre “pippe mentali” (sì, si chiamano così) e il lavoro più complicato è distruggere quelle che ti assalgono mentre parli.

Tu sai infatti che queste frasi non vivono nella tua mente solo DOPO che hai parlato ma, soprattutto DURANTE.

E lì che c’è il pericolo più grande.

Perché mentre parli stai pensando :

  • a cosa sta pensando di te il pubblico
  •  alla tua voce che non ti piace (a nessuno piace la propria voce amplificata al microfono, capita anche a te?)
  • alle tue mani che chissà come stai gesticolando
  • a parlare più lentamente
  • a non mettere le mani in tasca (perchè hai letto da qualche parte che non si fa…)
  • al sudore che senti scendere sul tuo viso che sicuramente (pensi) tutti stanno notando
  • a quel fastidioso rossore…

E queste pippe mentali ti impediscono di continuare con serenità il tuo discorso.

La verità è che sei troppo concentrato sul giudizio delle persone, attribuisci troppa importanza all’esito finale, perdendoti il percorso.

Se stai pensando a cosa il pubblico sta pensando di  te NON sarai mai concentrato sul tuo discorso.

Rimuginare sul proprio discorso è un fenomeno  che si chiama Esprit de l’escalier.

Pare che Denis Diderot, durante un ricevimento, non seppe trovare risposta adeguata al suo interlocutore.

Andò via e, solo quando era ormai sulle scale del nobile palazzo, trovò la risposta giusta.

Ma era tardi, ormai.

Se ci pensi, non solo quando devi parlare in pubblico, ma in tante occasioni della tua vita rimugini il passato, le tue scelte e quello che avresti potuto fare.

Ti svelo un segreto: ormai è passato, non puoi farci nulla. E’ banale, lo so, ma è la verità.

Molti di noi sono troppo concentrati sul passato o sul futuro, dimenticandosi di vivere il presente.

Cosa vuol dire questo quando devi parlare in pubblico?

Semplice: fottitene di quello che avresti potuto dire o fare, lascia stare quello che per te è un errore (che gli altri non hanno notato, fidati!) e non concentrarti su come concludere il tuo discorso per strappare l’applauso.

Parla, sii te stesso e vai avanti.

C’è una frase che adoro del grande Dale Carnegie:

“Terminato l’intervento, il bravo oratore scopre generalmente che esistono quattro versioni del suo discorso: 

quella che ha pronunciato, 

quella che aveva preparato, 

quella che riportano i giornali e 

quella che, tornando a casa, rimpiange di non aver pronunciato”  

Davvero pensi che le persone stiano lì a guardarti con una paletta tipo giuria di Miss Italia pronte a darti il loro 4 in pagella?

Lo so, questa paura forse ti assale sin da ragazzo e hai provato tante volte a scacciarla ma non ci sei mai riuscito.

Ti serve un metodo e certo non una roba motivazionale di quelle “ci devi credere!!!”

C’è un solo modo per smettere di farsi le pippe mentali e concludere il proprio discorso tra gli applausi.

Ti aspetto al Corso Public Speaking Top, qui puoi leggere le testimonianze di chi lo ha già frequentato e tra qualche giorno verrano rese note le prossime date: https://massimilianocavallo.com/metodo-public-speaking-top/

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