Massimiliano Cavallo

Come fare un discorso di ringraziamento che sorprenda il tuo interlocutore

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massimiliano cavallo | ideatore di public speaking top

come fare un discorso di ringraziamento

Di cosa parlo

Quando parliamo di “come fare un discorso di ringraziamento” intendiamo un breve intervento in cui esprimere gratitudine verso qualcuno o qualcosa.

È possibile identificare varie situazioni tipo come:

  • il discorso di ringraziamento per le maestre alla fine dell’anno scolastico;
  • il discorso di ringraziamento per un compleanno riservato agli invitati;
  • il discorso di ringraziamento aziendale in seguito, ad esempio, alla consegna di un premio o un riconoscimento;
  • il discorso di ringraziamento per un matrimonio in cui possiamo parlare agli ospiti così come agli sposi;
  • il discorso di ringraziamento per un evento riservato agli ospiti o all’organizzazione.

È evidente: parlare di discorso di ringraziamento è un argomento davvero molto vasto.

Esistono però delle “regole” e degli accorgimenti univoci che possono essere applicati a ogni situazione per scrivere e comporre un discorso coinvolgente, unico, personale e di alto impatto emotivo.

Come iniziare un discorso di ringraziamento nel modo corretto

Prima di elencare cosa sia meglio fare o dire durante un discorso di ringraziamento è opportuno comprendere cosa non bisognerebbe mai fare in modo da evitare errori o spiacevoli gaffe. Se non si è preparati a sostenere un discorso di questo tipo il primo rischio è quello di iniziare con aperture banali che suonano come qualcosa di “già sentito”.

Il pubblico si aspetta di sentire frasi tipo “grazie per il premio ricevuto” oppure “ringrazio Tizio che mi è stato molto vicino”.

Queste sono frasi scontate che non coinvolgono il pubblico e non lasciano alcuna emozione se non la noia mortale: il nostro cervello si stacca, non ascolta perché ritiene di sapere già, di conoscere quella particolare situazione. E cosa succede? Il pubblico si distrae. Visto che il pubblico si aspetta di sentire determinate frasi non ascolta.

Sicuramente una parte del pubblico ascolterà ma non aspettarti di coinvolgere tutta la platea in questo modo: buona parte della gente prenderà il telefono in mano, inizierà a bisbigliare con il vicino e farà tutto fuorché ascoltarti.

Come evitare questo rischio? Come evitare di essere banali? Occorre curare l’apertura e non iniziare mai il discorso di ringraziamento con frasi statiche come quelle viste sopra.

Dobbiamo catturare l’attenzione del pubblico fin da subito in modo che il loro cervello non faccia in tempo a staccarsi. Questa attenzione iniziale dura pochi istanti e va coltivata per tutta la durata del discorso al fine di trasformarla in interesse.

Questo è possibile tramite i decolli, delle pratiche che insegno ai miei corsisti in sala e che fanno parte del mio personale metodo di public speaking. Devi immaginare un discorso come il viaggio di un aereo in cui abbiamo:

  1. fase di decollo: nel discorso è la fase di apertura;
  2. fase di volo: il corpo del discorso;
  3. fase di atterraggio: la fase di chiusura del discorso.

Abbiamo detto che per iniziare un discorso di ringraziamento dobbiamo catturare l’attenzione e per farlo abbiamo a disposizione varie alternative:

  • iniziare con una data. Facciamo un esempio “3 giugno 2019”. Pausa: durante la pausa gli spettatori si chiedono cosa c’entri la data e saranno costretti ad ascoltarti per inseguire la loro curiosità. Dopo qualche secondo di pausa riprendi “il 3 giugno 2019 è iniziato il nostro percorso che ha visto vari ostacoli e ci ha portati fino a dove siamo oggi…”. Una volta terminata l’apertura puoi anche ringraziare con frasi più scontate ma saprai che la platea è attenta a ciò che dici perché avrai suscitato il loro interesse;
  • iniziare con 3 parole che hanno a che fare con quello che dovrai dire e rappresentano i motivi per cui sei lì. Facciamo un esempio: “impegno, perseveranza e gioco di squadra”. Pausa e poi riprendi “questi sono stati gli elementi che ci hanno permesso di…”;
  • iniziare con una provocazione, una frase ad effetto che stupisce. Facciamo un esempio “questo premio non è mio”. Pausa e poi riprendi “questo premio lo ricevo io in maniera simbolica ma in realtà è frutto del lavoro di squadra…”.

Come esprimere la propria gratitudine?

Durante un discorso di ringraziamento non devi apparire né troppo presuntuoso né tantomeno eccessivamente sottomesso. Ecco alcune importanti regole:

  • attenzione alla gestualità: il linguaggio del corpo è fondamentale per mantenere viva l’attenzione dello spettatore. Non essere immobile ma neanche eccessivo, devi rafforzare il messaggio tramite i tuoi gesti;
  • usa al meglio la voce: le pause non sono dei momenti morti da evitare anzi, possono essere le tue migliori amiche per imprimere al meglio un concetto e dare particolare enfasi;
  • fai vedere le tue emozioni: non avere paura nel nascondere cosa provi. Se senti delle emozioni di qualsiasi natura fallo vedere: commozione o felicità ti renderanno più umano.

Ricorda che tutto deve essere sempre perfettamente coordinato e armonico: il livello verbale deve coincidere con il linguaggio del corpo. Se sei sul palco e ringrazi per un premio dicendo di essere felice ma poi appari con le braccia conserte, la faccia di cera e un tono di voce basso e annoiato la gente non ti prenderà sul serio. 

Ringraziare in modo professionale o no?

Un discorso di ringraziamento può richiedere un tono più o meno colloquiale: tutto dipende dal contesto in cui ti trovi.

Se parliamo di contesti lavorativi, ad esempio se devi fare una presentazione aziendale, allora dovrai essere certamente più attento a mantenere un registro all’altezza. Se invece sei in compagnia di amici o parenti allora puoi concederti più libertà e fare un discorso meno “impostato”.

Ciò che conta maggiormente è sempre catturare l’attenzione del pubblico e mantenere alto l’interesse.

Per farlo fino alla fine puoi decidere di chiudere il discorso di ringraziamento con una citazione ad effetto, uno spunto di riflessione inerente a ciò che hai detto oppure un auspicio per il futuro.

Conclusioni

Pensare, scrivere e comporre un discorso di ringraziamento non è difficile ma occorre seguire delle procedure al fine di portare a casa un vero momento di gloria con un discorso non solo bello ma anche emozionante.

Per farlo hai a tua disposizione molti elementi sui quali lavorare descritti in questo articolo ma se invece desideri diventare un maestro del public speaking senza la paura di parlare in pubblico e con le carte in regola per avere successo in ogni occasione puoi affidarti al mio personale metodo Public Speaking Top.

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dicono di me

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Cristina GuerraGiornalista TG Rai1
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Ho fatto il corso e mi è piaciuto molto. È interessante, ben organizzato,completo, ricco e comunque fluido... Anche se io, in quanto giornalista televisiva, ho acquisito nel tempo una certa dimestichezza con le tecniche di comunicazione, ho trovato il corso lo stesso molto utile per imparare un metodo e per avere quella conoscenza ulteriore che ti permette di essere più sicura e più professionale.
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Valerio FiorettiEsperto di Autorevolezza online
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Dario VignaliImprenditore digitale
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MANUELA ZUNTINIBanca d'Italia
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È IMPOSSIBILE…È IMPOSSIBILE! Questo è ciò che mi ripetevo quando, leggendo i commenti degli ex corsisti di Massimiliano Cavallo, trovavo commenti entusiasti e leggevo di persone addirittura trasformate da “terrorizzati del pubblico” a perfetti oratori… E invece… È POSSIBILE ECCOME!! L’utilità del corso è fuori dubbio…non si impara “solo” a comunicare, ma a capire le nostre potenzialità...
Barbara Boccardo
Barbara BoccardoTitolare Centro Estetico
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Non pensavo fosse possibile per me riuscire a parlare davanti a un pubblico. Non ne ero sicura neppure dopo la prima giornata di public speaking... Ma, durante la seconda giornata, è successa la magia. Come un colpo di spugna, d’un tratto, l’ansia che mi attanagliava 24 ore prima era svanita. Dissolta. O forse è meglio dire GESTITA. Se avessi immaginato i risultati, non avrei aspettato tanto ad affidarmi a Massimiliano.
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Alberto SismondiGeneral Manager Schréder
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Inizialmente ero dubbioso su questo formatore che prima di accettare l’iscrizione al corso ti regala ebooks, video-seminari e podcast ma oggi, a corso terminato, non ho più dubbi: Massimiliano Cavallo è un ottimo formatore, innamorato del suo lavoro che svolge con semplicità, umiltà e molta professionalità... Se hai deciso di approfondire le tecniche di comunicazione questo corso sarà di sicura efficacia.
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Giuseppina MancusoManager Leroy Merlin Italia
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